Eos, (European Outdoor Show) Verona, la fiera che non vogliamo.

Dall’11 al 13 febbraio si è svolta a Verona Eos Verona, l’evento fieristico organizzato dal Consorzio armaioli italiani. La maggior parte dei media locali l’hanno descritta come fiera delle armi da caccia, pesca e tiro sportivo ma la sua portata reale l’ha svelata il consigliere regionale Joe Formaggio, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, in un comunicato stampa. All’interno del testo il consigliere afferma di essere “sempre dalla parte delle lobby della caccia e delle armi” e la foto allegata lo mostra mentre, tra gli stand della fiera di Verona, imbraccia un mitra.

Joe Formaggio imbraccia il mitra alla fiera Eos di Verona

Non ci risulta che il mitra sia un arma da caccia, o da pesca, e nemmeno utilizzata per il tiro sportivo…Ne deduciamo che la formula pubblicizzata non restituisca quindi la vera caraterizzazione di questa fiera che, al di là delle affermazioni di chi la promuove e di chi la racconta, ci pare essere una fiera delle armi leggere a tutto campo.

Il fatto poi che il comunicato stampa con la foto allegata non sia stata pubblicata su una piattaforma o un profilo privato ma bensì dall’ufficio stampa regionale a nostro avviso sta a significare la condivisione di tutta la Giunta guidata da Luca Zaia rispetto alle argomentazioni e le pose di Formaggio.

Inoltre diversi quotidiani locali e nazionali hanno dato voce alle realtà che si oppongono, già dalla prima edizione dell’anno scorso, alla manifestazione fieristica e alla denuncia pubblica che esse fanno anche rispetto alla presenza di minori tra gli stand, alcuni immortalati con le armi in pugno. Le regole di accesso ad Eos Verona, infatti, prevedono addirittura l’ingresso gratuito ai minorenni.

Il Presidente di Veronafiere, lo storico esponente della Lega Federico Bricolo, non ha nulla da obiettare a tutto questo? Probabilmente no, vista la comunanza politica con la maggioranza che guida la Regione Veneto, il cui organo di stampa ha pubblicato il comunicato stampa e la foto di Joe Formaggio. Sappiamo bene, inoltre, quanto siano radicali le posizioni del suo partito rispetto, ad esempio, ad un’idea di legittima difesa totalmente distorta che pare prevedere l’utilizzo delle armi contro chi vìola la proprietà privata anche in assenza di un reale e immediato pericolo fisico.

Quello che stupisce maggiormente è però il silenzio del sindaco di Verona Tommasi che, almeno rispetto ai bambini fotografati con la pistola in pugno dovrebbe esprimere, a nostro parere, una ferma condanna fornendo nel contempo regole chiare e non interpretabili in merito. Il sindaco invece si è limitato a non presenziare all’inaugurazione e, a nostro avviso, questo non basta. O forse il concetto di sicurezza espresso dalla nuova giunta si sta pericolosamente accostando a quello, ispirato al Far West, declinato dalle destre come troppo spesso è accaduto in molte città d’Italia alle amministrazioni in quota centrosinistra? Il rinnovo del protocollo sul “Controllo di vicinato” inaugurato dall’amministrazione scaligera precedente e il Prefetto pare confermare i nostri timori…

Per concludere questo articolo non possiamo non dare conto del Convegno intitolato “La fiera delle armi Eos a Verona e la diffusione delle armi in Italia” organizzato dalle realtà che si sono opposte alla fiera, tra le quali citiamo il Comitato veronese per le iniziative di pace. Troverete la registrazione dell’iniziativa effettuata da Radio radicale, assieme alla rassegna stampa, ai comunicati stampa e alla documentazione sul nostro archivio. Potrete visualizzare e scaricare i contenuti collegandovi al link sottostante:

https://drive.google.com/drive/folders/1caPns0T0sltJZWP7ZXWvuh0gYIGXdtHc?usp=share_link

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Andrea Nicolini
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