Fuori i fascisti dalla nostra città.

Comunicato stampa in solidarietà a Giovanni Zardini per l’aggressione squadrista e fascista subita lo scorso 30 aprile.
Movimenti e associazioni veronesi esprimono massima solidarietà al presidente del Circolo Pink Giovanni Zardini per l’aggressione squadrista e fascista subita lo scorso 30 aprile, a sedici anni dall’omoicidio di Nicola Tommasoli, in Lungadige Porta Vittoria sotto la targa di Nicola Pasetto, picchiatore fascista del Fronte della Gioventù, ex consigliere comunale del Movimento Sociale Italiano e parlamentare di Alleanza Nazionale morto nel 1997. Giovanni Zardini è stato aggredito da una decina di neofascisti con spinte, insulti, minacce e sputi dopo aver gettato nel fiume una corona, ormai secca, appesa per celebrare Pasetto. Per questo suo gesto Zardini è stato definito un “vandalo” in un comunicato di Fratelli d’Italia che, sull’episodio dell’aggressione, ha invece taciuto in modo complice. Tale comunicato è stato anche ripreso su Facebook e accompagnato con una foto di Zardini.
Nel 2007, quando venne presentata e poi approvata la mozione per la targa a Nicola Pasetto, nella stessa si ricordava come Pasetto avesse “lasciato una traccia indelebile della propria attività politica e sociale in favore della nostra città”. Sicuramente qualcuno lo ricorda molto bene, soprattutto chi da Pasetto era stato aggredito: studenti, militanti della FGCI e dei gruppi della sinistra extraparlamentare e persino un anziano partigiano che nel 1980 ebbe 40 giorni di prognosi. Nel 1981 Pasetto, con altri camerati fra cui Luca Bajona (futuro vicesindaco e assessore per Alleanza Nazionale nella seconda giunta Sironi), aggredì tre giovani militanti che stavano attaccando dei manifesti contro la pena di morte: ebbero 20, 10 e 3 giorni di prognosi. Pasetto fu arrestato, passò un mese in carcere, poi ci fu il processo. In fase istruttoria sopravvenne un’amnistia che estinse il reato di “lesioni”. Per il reato di “violenza privata”, cioè per aver impedito con violenza l’espressione del libero pensiero, fu condannato, a nove mesi di reclusione e a una contravvenzione “per aver portato fuori dalle proprie abitazioni e dalle appartenenze (garage) tubi e spranghe metalliche e un crick” trovati poi, dai carabinieri, con tracce di sangue. Successivamente, in appello a Venezia, fu assolto per insufficienza di prove dall’accusa di violenza privata perché il tribunale ritenne che l’aggressione, restando pur sempre un’aggressione, potesse anche non avere avuto, come scopo, impedire l’affissione dei manifesti ma, ”solo”, quello di aggredire. Il consiglio comunale di allora condannò “il picchiatore dell’MSI Nicola Pasetto che non dovrà più sedere in consiglio comunale”, ma Pasetto non solo fu successivamente eletto in parlamento dove capeggiò con Storace l’aggressione a Mauro Paissan dei Verdi, ma a lui vennero intitolati diversi circoli veneti di Alleanza Nazionale, campi di calcio, e la sua memoria celebrata con incontri e concerti di gruppi nazirock.
Quella al presidente del Circolo Pink è solo l’ultima di una lunga serie di aggressioni fasciste avvenute nel quartiere di Veronetta. Riteniamo pertanto che sia arrivato nuovamente il momento di chiedere alle istituzioni di questa città e a chi si occupa di “sicurezza” di aprire una seria e urgente discussione sulla presenza costante di gruppi neofascisti in città, che anche la sera del 25 aprile occupavano indisturbati via Mazza a due passi dalla festa dell’ANPI.
Onde evitare incresciosi fatti come il volo di una corona posta in memoria di Pasetto e “conseguenti” aggressioni chiediamo inoltre di togliere le intitolazioni al suddetto del Lungadige e anche della sala a Palazzo Barbieri sostituendole con il nome di un partigiano e di una partigiana antifascista.
Le strade sicure le fanno le persone che le attraversano. Fuori i fascisti dalla nostra città.
Adesioni_
Osservatorio Migranti Verona
PCI e FGCI Verona
EIMI’ Verona
Laboratorio Autogestito Paratodəs
Famiglie Arcobaleno
Aned (Associazione Nazionale ex Deportati)
Rifondazione Comunista Bolzano
2RXST Street art
Fiom CGIL di Verona
Fabrizio Bellamoli
Anna Holme Radji
Amelia Cioffi
Filippo Comencini
Giulia Siviero
Valentino Vandin
Laurella Arietti
Viviana Rotella
Tommaso Dama
Francesca Bragaja
Tiziana Valpiana
Enzo Cuozzo
Gigi Sabelli
Nicola Briani
Luca Lovato
Juste Piccoli
Francesco Bisoffi
Simone Antoni
Fiorenza Granuzzo
Matteo Cardone
Altea Bertin
Alice Silvestri
Michela Palmese
Emanuele Donà
Bruna Schiavi
Elena Guerra
Ernesto Kieffer
Rosanna Silvestri
Ibrahim Khachab
Francesca Lonardi
Milo Cotogno Serraglia
Luca Perini
Silvia Marturana Tusa
Blu Cioffi
Gianni Bazzoni
Francesca Ambrosi
Alessia berardinelli
Andrea Nicolini