12 ottobre: Giornata nazionale di azione contro il DDL sicurezza

Un decreto che sta per essere trasformato in legge dello stato e che rischia di compromettere in modo importante la possibilità di mettere in atto mobilitazioni e azioni di protesta. La trasformazione in reato penale il blocco stradale, fino ad ora punito con sanzione amministrativa, è solamente uno degli esempi del come un governo liberticida cerca di mettere a tacere chiunque provi a mettere in campo azioni che, se pur conflittuali, restano in ogni caso strumenti pacifici. E mentre le patrie galere si riempiono sempre più anche per l’inserimento di nuovi reati, il Ddl 1660 prevede una norma per la quale anche i detenuti che si permetteranno di protestare pacificamente, magari proprio per denunciare la pena accessoria e gratuita del sovraffollamento, potranno vedersi comminata un aumento della pena. Per le donne che invece al momento dell’arresto siano in stato di gravidanza le porte del carcere si apriranno inesorabilmente per donne e neonati. Non poteva certo mancare, all’interno di questo provvedimento, una norma contro i migranti. Un articolo semplicemente malvagio del quale sfugge la logica anche dal punto di vista meramente securitario. I migranti che vorranno comperare una Sim telefonica, infatti, dovranno presentare, oltre ad un documento personale, anche il permesso di soggiorno, che a volte sono costretti ad aspettare anche più di un anno. Durante tutto questo perìodo, quindi, non saranno in grado di avere un proprio telefono, tenere i contatti con famiglie ed amici ma troveranno serie problematiche anche nel trovare lavoro. Sono solo alcuni esempi dei contenuti del Ddl 1660, avversati e contrastati anche dalla Rete nazionale NO DDL SICUREZZA, della quale riportiamo l’appello alla mobilitazione per il 12 ottobre 2024.

12 OTTOBRE: GIORNATA NAZIONALE DI AZIONE CONTRO IL DDL SICUREZZA

Il cammino parlamentare del cosiddetto “Pacchetto sicurezza” ha superato l’esame della Camera e ora la discussione dei 38 articoli che compongono il Disegno di Legge si sposta in Senato. Si tratta di una misura in linea con la cultura sempre più autoritaria del Governo Meloni, volta a colpevolizzare le figure giovanili protagoniste delle mobilitazioni per l’ambiente, restringere fino a impedire il campo di azione dei movimenti sociali e colpire il diritto allo sciopero nelle sue forme storiche; le forme che hanno costruito negli anni l’agibilità di lavoratori e lavoratrici e la stessa democrazia formale e sostanziale.

In tutta Italia si sono svolti incontri pubblici partecipati da reti studentesche, forze sindacali, movimenti civici; assemblee che hanno sancito l’inammissibilità del Disegno di Legge in virtù del suo contenuto autoritario, lesivo , quindi, dei principi costituzionali. Si è parlato di un vero e proprio salto di paradigma, di una ‘orbanizzazione’ del Paese, in direzione delle “autocrazie” realizzate e dei disegni ideologici dei populismi.

La rete che si è costituita ha lanciato vari appuntamenti pubblici uniti dallo slogan “se fate il fascismo, noi facciamo la Resistenza”; si è voluto sancire la necessità di praticare un’ opposizione dura alla svolta autoritaria impressa con i diversi Decreti del governo Meloni tesi a limitare la libertà di espressione, i diritti delle donne, l’agibilità democratica e la stessa opposizione sociale.

Il conflitto, la partecipazione pubblica, il protagonismo popolare anche nelle forme che forzano la disciplina dell’ordine istituzionale sono storicamente fonti di vita democratica e di progressiva evoluzione dei diritti sociali e civili. Senza conflitto non c’è democrazia. Ed è questo l’orizzonte a cui il Governo vuole far arrivare il Paese soprattutto in vista delle manovre economiche antipopolari di autunno e del rischio di rottura del patto sociali in virtù della diffusione dei conflitti armati e delle catastrofi climatiche.

Il 12 ottobre daremo vita in tutta Italia ad azioni di mobilitazione come prima tappa di una campagna che vuole fermare il ‘DDL sicurezza’ e la svolta autoritaria. Per rimettere al centro i temi dell’equità sociale , della pace e della giustizia sociale. 

Rete Nazionale NO DDL SICUREZZA

Per info e adesioni: noddlsic@gmail.com

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