PRESIDIO – 50 anni dalla strage di Piazza della Loggia. Una strage fascista e veronese.

Un presidio a conclusione di un ciclo di incontri, “Verona nella strategia della tensione”, una rassegna che ha illustrato quale sia il grado di coinvolgimento dell’ordinovismo veronese nelle stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia. Nel 50° anniversario della strage di Brescia invitiamo alla piazza per ricordare quelle storie e per renderne consapevole la cittadinanza.

A 50 anni dall’ignobile strage di Piazza della Loggia, scendiamo in piazza a Verona per ricordare questo tragico attacco terroristico di matrice neofascista, avvenuto con il coinvolgimento di pezzi dello stato italiano.

Martedì 28 Maggio
Dalle 18.30
Piazza Dante (Verona)

“Per la strage di Piazza della Loggia sono stati condannati nel 2017 in via definitiva gli ordinovisti Maurizio Tramonte e Carlo Maria Maggi. Una 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐨𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨. Recentemente sono stati rinviati a processo, come 𝐞𝐬𝐞𝐜𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐠𝐞, 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨𝐯𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐨𝐧𝐞𝐬𝐢, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐓𝐨𝐟𝐟𝐚𝐥𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐙𝐨𝐫𝐳𝐢, entrambi espatriati da diversi anni. Dalle carte dell’inchiesta emerge molto altro: dubbi e sospetti sul ruolo svolto dalle strutture Nato, a partire dalla base Ftase di Verona, dai servizi segreti militari statunitensi e dalla CIA, fino a quello degli acquiescenti servizi italiani e dall’arma dei carabinieri.

Informazioni inquietanti emergono anche sulla vera natura del gruppo 𝐋𝐮𝐝𝐰𝐢𝐠, dipinti come due menti malate, Abel e Furlan, secondo le testimonianze raccolte sembrano essere stati una costola di 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐍𝐮𝐨𝐯𝐨, composta da ben più di due persone, tra le quali lo stesso Toffaloni.

Tanti filoni in una inchiesta che parla molto di 𝐕𝐞𝐫𝐨𝐧𝐚, 𝐞𝐩𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐠𝐢𝐬𝐭𝐞.

Pensiamo sia importante provare a prendere consapevolezza di un passato che sembra essere ancora sconosciuto alla maggior parte dei cittadini veronesi.

Per questo motivo, e per affiancarci da Verona con chi a Brescia scenderà in piazza per commemorare il 50° anniversario della strage, abbiamo deciso di indire un presidio per unirci nella richiesta di ricercare la verità fino in fondo e per ribadire la nostra ferma condanna nei confronti del neofascismo che, vigliaccamente e in concorso anche con agenti stranieri, hanno ammazzato persone inermi

“Tomaten era il soppranome di Marco Toffaloni, ordinovista veronese a processo con l’accusa di essere uno degli esecutori della strage. Si tratta di una fotografia agli atti del processo e il riconoscimento è stato accertato anche con dati biometrici. La domanda sorge spontanea…Che ci faceva ad un comizio antifascista un neofascista veronese pochi attimi dopo la strage?

Per informazioni: centrodocumentazionebertani@gmail.com

Per approfondimenti: https://www.radiondadurto.org/…/50-anni-dalla-strage…/

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