Caro Giorgetti, quella divisa fascista le calza davvero a pennello!

Massimo Giorgetti, veronese e figura di spicco di Fratelli d’Italia, è stato per ben cinque legislature consigliere regionale ricoprendo anche il ruolo di assessore ai lavori pubblici.

Non è conosciuto solamente per il suo lavoro istituzionale ma anche per le sue attitudini nostalgiche rispetto al ventennio fascista.

Qualcuno, nei giorni scorsi, l’ha riconosciuto nella scena di un docufilm a carattere storico all’interno del quale riveste il ruolo di comparsa vestendo la divisa fascista della Decima Mas. Nel fotogramma Giorgetti sorride felice alla telecamera con il suo mitra a tracolla.

Giorgetti afferma di non aver più alcun incarico politico nel partito ma allo stesso tempo, come scritto su “L’Arena” dell’11 settembre scorso, dichiara che quelle riprese, girate del regista Quattrini, risalgono ad un anno fa, e quindi prima che l’ex assessore presentasse nuovamente la sua candidatura per l’ultima tornata elettorale per rinnovare il Consiglio regionale del Veneto.

L’articolo dell'”Arena” dell’11 settembre 2022

E’ davvero incredibile come alcune persone che rivestono ruoli apicali nella politica, riescano ad infilarsi in vicende tanto grottesche.

Se si trattasse solamente della presenza tanto “identitaria” all’interno del docufilm potremmo farci una risata dire che in fondo si tratta di un contributo alla cultura…

In realtà, se andiamo a scavare nel passato di Massimo Giorgetti troviamo un paio di vicende che lo riguardano e che non ci fanno affatto ridere e dalle quali è facile immaginare come il politico di Fratelli d’Italia si sia trovato davvero a suo agio nella divisa fascista.

Il 26 dicembre 2011, ad esempio, l’allora assessore pubblicava sul suo profilo Facebook un “Auguri di buon Natale ai camerati” diventato famoso per la ricchezza di riferimenti alla retorica fascista inserita nel testo.

Successivamente, nel 2015, in occasione del suo compleanno pubblicò un post, ancora su Facebook, nel quale compariva una foto della sua torta, regalo dei suoi amici. Una torta che lui aveva apprezzato molto anche se un pò “originale”…Su di essa erano riprodotti un fascio littorio e il simbolo delle famigerate SS naziste!

La torta di compleanno di Massimo Giorgetti

Di queste storie, all’interno del partito della Meloni, ve ne sono davvero tante.

Queste sono solo alcune, e nemmeno tra le peggiori, tra quelle che non la rendono credibile quando prova a prendere le distanze da un passato ingombrante e tetro, salvo poi, in modo assolutamente contraddittorio, affermare orgogliosamente che la fiamma, quella che sta nel simbolo del suo partito e che si trascina dal partito neo fascista Movimento Sociale Italiano (Msi), fa parte della sua storia, rivendicando di fatto appartenenze nostalgiche.

Appare chiaro anche da queste vicende, tragiche e grottesche al tempo stesso, come la presa di distanza dal fascismo diramata da Giorgia Meloni qualche giorno fa in tre lingue e attraverso interviste rilasciate ai giornali stranieri, non reggono la prova dei fatti che ci raccontano una realtà ben diversa dove i nostalgici del fascismo o i fautori di nuovi modelli di fascismo, trovano una casa accogliente all’interno del partito capeggiato da Giorgia Meloni.

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Andrea Nicolini
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