ACCADEVA A VERONA 45 ANNI FA – 25 agosto 1977, il primo omicidio del gruppo neonazista Ludwig.

Il 25 agosto 1977, a Verona, si consumava il primo efferato omicidio perpetrato dal gruppo Ludwig.

La vittima si chiamava Guerrino Spinelli e l’agguato mortale si è consumato mentre l’uomo trentatreenne dormiva in macchina assieme alla moglie. Un numero imprecisato di ordigni incendiari furono loro lanciati all’interno contro la vettura che fu avvolta dalle fiamme. La donna si salvò per miracolo uscendo indenne dall’abitacolo ma l’uomo non fu altrettanto fortunato. Si spegnerà dopo una settimana di atroce agonia a causa delle profonde ustioni subite. Prima di morire, però, fece in tempo a raccontare alla moglie e alla figlia di aver visto due o tre persone fuggire dopo l’attentato incendiario.

Solamente nel 1984 Wolfgang Abel, (oggi in coma irreversibile) e Marco Furlan vennero arrestati mentre si accingevano a compiere l’ennesima strage incendiando la discoteca “Melamara”.

Se da una parte la lunga scia di sangue e terrore si fermò dall’altra i dubbi sulla reale composizione del gruppo e sulle connivenze con altri gruppi della galassia neofascista sono aumentati con il passare degli anni e amplificati dalle indagini a dir poco superficiali che hanno contraddistinto quelle vicende.

Basti pensare che, nonostante la chiara matrice ideologica neonazista gli assassini vennero molto spesso presentati dai media e dagli investigatori come semplici pazzi slegati dal contesto veronese di Ordine Nuovo e di altri gruppi similari.

Anche sul mistero riguardante altri presunti appartenenti al gruppo le indagini non hanno fatto passi decisivi in avanti nonostante fin dall’omicidio di Guerrino, ma anche testimonianze oculari inerenti alcuni degli omicidi seguenti indicassero chiaramente la probabile presenza di più persone.

Recentemente le testimonianze rese da ex ordinovisti rispetto alla strage di Piazza della Loggia sembrano restituire però una verità ben diversa. Dagli enormi faldoni della nuova inchiesta promossa dalla Procura dei minori di Brescia risulterebbe infatti, anche secondo lo studioso Saverio Ferrari che li sta spulciando con severa attenzione, forti legami con appartenenti all’ordinovismo veronese e l’ipotesi, in alcuni casi, di personaggi che militavano sia in Ordine Nuovo che nel gruppo Ludwig. L’intricato dedalo di testimonianze, di appartenenze e di riscontri parrebbe suggerire addirittura che Ludwig altro non era se non una formazione interna a Ordine Nuovo che, ricordiamo, è responsabile sia della strage di Piazza Fontana e che di quella di Piazza della Loggia, e i cui esecutori materiali vengono indicati sempre più insistentemente come veronesi.

Insomma, come troppo spesso accade quando ci si imbatte nelle stragi neofasciste in Italia, la coltre fumogena è difficile da alzare ma le risultanze portano inesorabilmente ai gruppi neofascisti e ai loro protettori istituzionali…Sarà così anche per Ludwig?

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Andrea Nicolini
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